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ambiente

Paesaggi lagunari

Noi ragazzi delle classi quinte della scuola C. Goldoni abbiamo ritratto immagini delle valli e della laguna veneta con casoni, canneti, briccole, barche di pescatori, casolari, facendo particolare attenzione ai colori naturali delle barene.

Pesaggi veneti

I nostri disegni cercano di ritrarre i fascini naturali della nostra regione, in alcuni punti non ancora scalfiti dall’ uomo.Nel fare questi lavori, ci siamo ispirati agli affreschi del MAESTRO ROLFINI, lasciati sulle pareti della nostra scuola.

Puliamo il mondo

Le nostre classi hanno aderito all’iniziativa di Legambiente PULIAMO IL MONDO. I ragazzi delle classi quinte raccontano l’esperienza…

Venerdì 23 settembre 2011 alle ore 10.00 presso la stazione ferroviaria di Spinea abbiamo partecipato all’iniziativa promossa da Legambiente ” Puliamo il mondo”

Il giorno 23 Settembre accompagnati dalle nostre maestre, siamo andati alla stazione ferroviaria di SPuliamo il mondopinea per patercipare all’iniziativa “Puliamo il mondo”. Questa iniziativa aveva lo scopo di farci capire che era importante non inquinare l’ambiente.

Appena arrivati ci hanno dato l’occorente per iniziare a pulire, costituito da un kit: guanti, un cappellino giallo, una pettorina e un portachiavi ricordo. I responsabili dell’iniziativa ci hanno spiegato che, divisi in tre gruppi, avremmo dovuto ripulire il piazzale separando plastica, vetro e lattine da carta e cartone e dal rifiuto indiferenziato.

Oltre ad aver ripulito il piazzale di mozziconi, cartine, biglietti del treno, fazzoletti di carta ecc… abbiamo trovato anche alcuni oggetti curiosi;  un micro-cip , dei petardi, un tubo di gomma per annaffiare, una bottiglia di prosecco, un conta chilometri per biciclette, un completo di pantaloni e camicia, caramelle e cioccolatini, che naturalmente non abbiamo mangiato.

Avere fatto gli spazzini per un giorno è stato faticoso, ma divertente, anche se alcune cose ci provocavano disgusto. Questa esperienza ci ha fatto capire che il nostro ambiente deve essere tenuto pulito nel rispetto della natura e dell’uomo che ci vive. Perchè vivere in un mondo pulito e più bello per tutti.

(Classe 5B, Scuola C. Goldoni )

Venerdì 23 Settembre ci siamo recati alla stazione di Spinea per partecipare al progetto ecologico dal titolo ” Puliamo il mondo “.  Arrivati, ci ha accolti un signore che ci ha consegnato il kit necessario per iniziare il nostro lavoro: ripulire il piazzale antistante la stazione. Questa persona ci ha spiegato che questa iniziativa è stata organizzata per sensibilizzare i cittadini a rispettare l’ambiente non inquinandolo.

Abbiamo indossato un paio di guanti verdi, una pettorina gialla e un cappellino per il sole. Prima di iniziare ci hanno raccomandato di non raccogliere oggetti pungenti o siringhe. Siamo stati divisi in tre gruppi di circa quindici alunni e ci hanno dato tre contenitori:  uno per la plastica, uno per la carta ed un altro per i rifiuti indifferenziati. Ci siamo messi al lavoro con entusiasmo, anche se raccogliere sporcizie non è stato sempre piacevole.

A prima vista il piazzale sembrava abbastanza pulito ma, guardando bene, abbiamo trovato:  mozziconi di sigaretta, fazzoletti di carta, cartacce, accendini, bottigliette di plastica, scontrini, volantini, confezioni vuote di sigarette, tappi di bottiglie, frammenti di vetro e bottiglie intere, contenitori per pizza e biglietti del treno. Fra gli oggetti curiosi che abbiamo trovato c’erano anche: una scarpa, un vasetto di miele, una camicia lacera e sporca, un pranzo completo costituito da pesce, patatine e gamberetti, una spranga di ferro e una di legno, un cucchiaio ed un cartello stradale con l’indicazione Mirano. Alla fine siamo stati molto soddisfatti perchè siamo riusciti a ripulire quasi tutto il parcheggio ed abbiamo capito quanto sia importante tenere pulito il nostro ambiente.

(Classi 5A, Scuola C. Goldoni)

Cronaca della visita alla risaia

Ieri, 10 Maggio 2011, siamo andati con la classe a visitare le risaie di Eraclea dell’azienda “La Fagiana”. Appena arrivati ci ha accolti un dipendente dell’azienda che ha iniziato a spiegarci le varie fasi di lavorazione del riso.Risaia

Le risaie sono campi completamente allagati dall’acqua, la cui altezza varia a seconda dell’altezza delle piantine di riso. Quando la piantina raggiunge i venti centimetri l’acqua deve essere circa dieci centimetri, in modo che le radici stiano nel fango e le foglie all’aria, infatti la pianta del riso è tropicale, ma non necessariamente acquatica.

Il riso è il cereale più mangiato al mondo e l’Italia è la maggior produttrice in Europa.

Mediamente una persona del Nord Italia consuma circa dieci chilogrammi di riso all’anno, una del Sud circa sei chilogrammi, ma una persona orientale ne consuma cento chilogrammi all’anno.Piantine di riso

La risaia è un ottimo habitat per molti animali di valle, il livello dell’acqua viene mantenuto costante da una serie di canali con delle chiuse, quando è troppa viene prosciugata dalle idrovore e per livellare il terreno prima vengono arati i campi, poi concimati e infine con un laser si appianano i terreni tutti allo stesso livello.

Un tempo si infilavano le piantine già germogliate in una semenzaia, il lavoro veniva fatto a mano dalle mondine.

Oggi vengono seminati i grani di riso direttamente nel terreno con una macchina seminatrice, si attende che le piantine crescano di qualche centimetro per poi allagare il campo con acqua dolce proveniente dal canale Brian che raccoglie l’acqua dal fiume Livenza.Risone

Durante la primavera si tolgono le piantine infestanti con dei diserbanti, anche questo un tempo veniva fatto dalle mondine.

In Settembre si falcia la paglia del riso con una mietitrebbia che separa i chicchi dalla paglia, la quale torna nel terreno come concime.

Il risone, ancora grezzo con la buccia (lolla), viene essiccato e messo in un decorticatore per la pilatura passando attraverso la pila che separa la lolla dai chicchi.

Infine, passa nella sbiancatrice che toglie lo strato più esterno del chicco chiamato “pula” e viene tolto anche il germe con quale potrebbe germogliare.Spighe del riso

Con gli scarti del riso si ottengono combustibili, lettiere per gli animali, cibo per animali di valle e silicio per le acciaierie.

Il riso sbiancato viene confezionato, controllato e infine messo in una cella frigorifera.

Per le insalate di riso si usa spesso la qualità integrale non sbiancata, un po’ meno digeribile ma ricca di fibra e sali minerali.

(Classe 4^ A)

Viaggio lungo il Sile

Il ventinove settembre duemiladieci siamo andati in gita con i ragazzi di quinta elementare della scuola Vivaldi.
La mattina, arrivati davanti al panificio, abbiamo messo in bagagliaio gli zaini e ci siamo messi in fila per salire in pullman e eravamo tutti felici di partire per questa nuova avventura.
Il viaggio è stato tranquillo, siccome io ero da sola, dopo cinque minuti è venuta Alice a sedersi vicino a me, e, da quel momento ci siamo divertite.
Prima dell’arrivo al parco naturalistico abbiamo fatto scendere i ragazzi di quinta perché dovevano andare in gommone. Noi della classe quarta siamo rimasti in pullman perché dovevamo andare in un parco naturalistico con una guida di nome Martina.
Per arrivare al parco naturale, Martina, la nostra guida ci ha detto un po’ di cose.
Entrati nel parco naturale siamo stati attenti alle pozzanghere e dovevamo stare in silenzio.
La guida, strada facendo, ci raccontava delle cose.
Abbiamo visto dove nasce il Sile.
La guida ci ha mostrato delle varie piante, dopo siamo andati a vedere i FONTANASSI ed erano uno spettacolo anche se non si vedevano molto, si vedevano solo dei cerchietti che si espandevano.
La guida ci ha fatto fare merenda sotto la grande quercia, dopo aver fatto merenda abbiamo fatto la foto di gruppo, dopo siamo ripartiti per andare alla TORBIERA e c’era un sentiero di sabbie mobili dove Hentus è sprofondato sporcandosi tutto di fango.
Alla torbiera la guida ci voleva portare in un sentiero ma era ancora peggio di quello dove si è infangato Hentus.
Lungo il percorso abbiamo trovato delle piume.
Dopo essere tornati in pullman siamo andati a mangiare al lago di Santa Cristina, dopo aver mangiato abbiamo giocato un po’ e alle quattordici circa siamo andati in gommone.

Alla partenza con il gommone ero felicissima perché era da tanto che aspettavo quel momento.
Nel momento della cascatella mi sono divertita un mondo!!!
Abbiamo visto tante piante, i buchi fatti dal picchio…
Arrivati al lago di Santa Cristina c’era Diego che faceva le foto. Milena ha raccolto un po’ d’acqua del lago con una bottiglietta.
E’ stata un’avventura da ragazzi e vorrei rifarla subito e sempre…

Notizie da Bogotà