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Scienze

Il secondo libro sull’aria

I bambini delle classi terze della scuola C. Goldoni hanno completato il loro percorso sull’aria.

Il loro lavoro è stato pubblicato in un secondo libro elettronico intitolato “Le proprietà dell’aria“.

Nel libro sono state raccolte le esperienze fatte con siringhe, bottigliette e palloncini.

Con le siringhe i bambini hanno dimostrato che l’aria è comprimibile ed elastica, mentre con le bottigliette e i palloncini hanno scoperto che l’aria, quando si riscalda, occupa più spazio, perciò si gonfia il palloncino: l’aria più calda, infatti, è meno densa di particelle dell’aria meno calda.

Per scaldare l’aria i bambini hanno usato le candele accese, per raffreddarla il ghiaccio fondente.

Infine, per capire quello che succede all’aria quando viene riscaldata o raffreddata, i bambini hanno provato ad immaginare di essere le particelle di aria, che si muovono di più o di meno.

Buona lettura! 🙂

Rosa

Nota: Il primo libro sull’aria si trova qui.

Chi vuole scoprire l’ARIA insieme a noi?

In questi giorni di ottobre i bambini delle mie due classi terze della scuola C. Goldoni

  • hanno ricercato le parole che fanno pensare all’ARIA
  • le hanno collegate con dei fili (relazioni) alla parola centrale, così hanno prodotto una mappa sull’aria
  • hanno poi ragionato insieme per capire quali fatti riescono a convincerci che l’aria esiste e sta dappertutto intorno a noi
  • hanno costruito un ventaglio per dimostrarne l’esistenza l’aria
  • hanno poi giocato a salire sulle bottiglie piene d’aria, a travasare acqua e aria, con le spugne…
  • hanno scoperto che l’aria è un miscuglio di gas diversi e di particelle solide e liquide
  • hanno provato a mescolare polveri per creare un miscuglio
  • infine, hanno immaginato la composizione dell’aria aiutandosi con un modellino.

Il loro lavoro è stato pubblicato in un libro elettronico intitolato “Aria“.

E voi da che cosa vi accorgete dell’esistenza dell’aria? Scriveteci, così inseriamo nel libro anche i vostri pensieri.

Buona lettura! 🙂

Rosa

Ad Eraclea

La gita ad Eraclea è stata bellissima! 🙂

Appena arrivati, abbiamo conosciuto Matteo e Luca, due animatori della Cooperativa Limosa,  e , divisi in due gruppi, siamo entrati in un bosco, eravamo tutti  molto emozionati e felici perché stavamo vivendo un’avventura..
Matteo ci ha detto i nomi di alcune piante e ci ha spiegato perché si chiamavano così. Poi ci ha raccontato come si formavano le dune e siamo saliti su una di esse, abbiamo scoperto come fanno a vivere le piante nella sabbia.

Correndo giù dalla duna siamo andati in spiaggia e ci siamo bagnati i piedi.  Alcuni di noi non si sono bagnati solo i piedi…  Abbiamo costruito castelli di sabbia e buche profondissime.  Era FANTASTICO!!!!!

Dopo un po’ siamo tornati al laboratorio didattico e Matteo ci ha spiegato che una volta quell’edificio era un essiccatoio, dove si essiccavano frutta e verdura per conservarle più a lungo. Dopo abbiamo pranzato.

Nel pomeriggio siamo partiti per andare a visitare la laguna del Mort. Arrivati, abbiamo passeggiato per un bel po’ e poi ci siamo fermati per osservare alcune piante, in particolare la salicornia che abbiamo potuto anche assaggiare: era salata! Dopo un po’ siamo entrati nel bosco dove faceva caldissimo. Abbiamo passeggiato in mezzo alla flora e alla fauna selvatica: abbiamo osservato i ramarri.

Infine abbiamo preso il pullman e siamo tornati a scuola. Questa gita ci ha  emozionato tantissimo perché siamo andati per i boschi, per i sentieri e perfino al mare!!!!!

I ragazzi delle classi quarte A e B della scuola C. Goldoni

In questi giorni fa proprio caldo!

R.: secondo voi che temperatura abbiamo questa mattina in classe?

Che caldo!x–> 1 bambino

20°-21°             X
26°-27°             XX
29°-30°-31°    XXXXXXXX
32-33°              XX
36°                     X
40°                    XX

Ale ed Eli sono andati a leggere il termometro, segnava 30 gradi.
Nelle previsionei una bambina aveva detto 50°, è stata contestata, per cui ha cambiato idea.
R.: perché non 50°?
Eli: perché saremo già morti.
Mati: è un po’ troppo per giugno, magari per luglio-agosto…
Car: se la temperatura fosse a 50 gradi, gli alberi e le piante si seccherebbero senza acqua.
Yor: 50° è troppo caldo.
Giuli: 50° è un po’ troppo caldo, ti devi mettere o in canottiera o una maglietta leggera.
.. magari in costume!
Fran: 50° per me non esistono nemmeno sul termometro, non è mai successo qua, magari in altri paesi caldi sì.
Davi: in Africa magari!
Mat: non è vero che non esistono nel termometro, devi andare in ospedale se fa troppo caldo.
Marc: E’ successo in America che da quanto caldo c’era, gli alberi si sono bruciati.
Mat: il nostro corpo ha la temperatura giusta.
Davi: 36°.
R.: e se la temperatura del corpo aumenta?
Davi: ti viene la febbre, se il nostro corpo è a 36° come fa l’aula ad essere di meno?
R.: cosa succede al corpo se la sua temperatura aumenta?
Giuli: quando il corpo è troppo caldo ti viene la febbre oppure sudi. La maglietta si bagna.
Ali: se vai in montagna c’è tanto sole e ti viene il mal di pancia.
Ele: oggi mi sentivo male, la mamma mi ha messo la mano sulla fronte ed era un po’ calda. Io le ho detto che era per il caldo, non per la febbre.
Robi: L’unica misura del nostro corpo è 36°, se la nostra temperatura si alza stiamo male, si sente caldo, non resisti.
Yor: i bambini quando corrono e fa caldo perdono fiato.
Giu: forse il sudore è una strategia per ripararsi dai microbi.
R.: Magari è una strategia del corpo per difendersi dal troppo caldo, cosa ne pensate?

Car: quando corri e fa caldo diventi tutto rosso..
Mat:
a me vengono i puntini sulla pelle.
Ann: ti manca anche il respiro.
R.: Io vedo che quando avete caldo andate sempre in bagno a bagnarvi e a bere, perché lo fate?

(Scrivete le vostre risposte nei commenti…)

Gita alla latteria “Soligo”

Mercoledì 25 marzo noi bimbi delle 2° siamo andati a visitare la latteria “Soligo” a San Donà di Piave.
Siamo partiti alle 8.00 con un meraviglioso autobus a due piani e io mi sono seduta al piano superiore.
Il viaggio di andata è stato divertente, ho chiacchierato con Elena e Marcello per tutto il tempo.
Quando siamo arrivati, per prima cosa ho visto delle autobotti con la scritta “Soligo” parcheggiate davanti alla fabbrica: servono per il trasporto del latte dalla fattoria alla fabbrica.
Siamo entrati e siamo andati a visitare la latteria:  in laboratorio ci hanno mostrato come si pastorizza il latte, cioè come gli si tolgono i microbi, addirittura ci hanno fatto vedere i microbi al microscopio elettronico ingranditi mille volte e anche un cartone di latte ancora da costruire.
Poi siamo andati all’interno della fabbrica dove abbiamo potuto osservare come il latte, tramite un macchinario, viene messo nei cartocci, che poi subito vengono chiusi e poi, sempre questo macchinario mette alle confezioni, appena chiuse, un timbro con la data di scadenza e l’ora di confezionamento.
I cartocci pieni di latte poi vengono trascinati da un nastro trasportatore e raggruppati in ceste da 20 pronte per essere portate nei negozi.
Sapere come confezionano il latte è stato bello, perché così ho idea di cosa avviene al latte da quando viene munto fino a quando arriva nelle confezioni dentro il frigorifero di casa mia. (Francesca  ed Eleonora)

In giardino ad osservare le gemme

Le gemmeSiamo andati in giardino ad osservare le gemme degli alberi, noi abbiamo raccolto i rami con le gemme, certe erano rossastre, altre gialle, verdi e un po’ marroncine.
Abbiamo visto tutti gli alberi con le gemme che erano di forme diverse, in certi rami le gemme erano piccole in altri grandi, come nel ramo di ippocastano, invece il mio ramo ha le gemme piccole e rosse.
C’erano tanti tipi di alberi nel giardino della scuola, come la quercia, il ciliegio, l’ ippocastano, la betulla, il tiglio e il platano.
Il mio ramoscello è un po’  rossicio come la sua gemma. Ho aperto la gemma e dentro ci ho trovato come dei semini molto rossi, da questi nascerà un fiore. Nel mio ramo ci sono già un po’ di foglioline scure.

Le nostre domande

  • In uno stesso albero le gemme sono uguali?
  • Su alberi diversi le gemme sono uguali?
  • Come fa l’ albero a sapere quando è ora di far spuntare e aprire le gemme?
  • La gemma e viva?

In classe abbiamo disegnato i rametti con le gemme e immaginato che cosa c’è dentro una gemma. Alcuni dei nostri disegni sono nella “Galleria” del sito.

Ciao da Elisa