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Mi prendo cura della mia città

Sabato mattino 23 ottobre 2010 alcuni nonni e genitori che hanno aderito al progetto del Comune di Spinea, “Mi prendo cura della mia città”, hanno effettuato dei lavori nel giardino della nostra scuola:

  • hanno ripulito il nostro orto, che dopo i due mesi estivi, era diventato un “bosco”
  • hanno tagliato 4 alberi morti, presenti nel nostro giardino, per dare luce e spazio.

Ringraziamo il nonno di Irene, Renzo Checchin, il papà di Viole, Marco Oss Noser, la nonna di Viola e alcuni nonni del secondo Circolo di Spinea e Cesare, l’addetto della Cooperativa di pulizie Primavera della nostra scuola. Hanno collaborato con noi, dedicando del tempo, per rendere più bello il nostro giardino.

Questa è una bella iniziativa che coinvolge tutti i cittadini ad avere cura della propria città.

Dall’uva al vino

Abbiamo pigiato l'uva per fare il vino

Due settimane fa, avevamo fatto un’esperienza fantastica. Per cominciare, avevamo tolto gli acini da un raspo e li abbiamo messi su un piattino di plastica. Dopodiché tutti gli acini sono stati versati in un passino dove li avevamo schiacciati con le nostre mani.

Sembrava di schiacciare l’acqua, perché faceva questo rumore: FFFFSSSSSH… Il succo d’uva passava per i buchi del passino;  le vinacce non passavano, invece il succo passava fino ad arrivare alla ciotola disposta sotto il passino.

Alla fine tutta la classe aveva molto prurito alle mani a causa dello zucchero rimasto sulla pelle quando il succo si è asciugato.

Qualche giorno dopo in classe c’era un TANFO TERRIFICANTE!!! BLAH
Questa puzza era causata dalle bucce dentro alle bottigliette sopra la mensola della nostra classe; erano riempite del succo fatto da noi.

Avevamo notato un’insolita cosa: nelle bottiglie le bucce erano marroni e alcune salivano dal fondo alla superficie spinte dal gas dentro le bollicine.

Sopra alle vinacce c’era della muffa bianca e pelosa.

Quando avevamo assaggiato il nostro mosto, era aspro ma molto buono.

By Micol & Elena

Alzo gli occhi verso il cielo e…

Gli occhi al cielo

Tramonto il giorno dopo l'equinozio d'autunnoIn questo periodo dell’anno i bambini di quarta stanno rivolgendo il loro sguardo al cielo e stanno scoprendo un immenso e affascinante universo.

Nella scuola l’Associazione Pleiadi ha montato mercoledì scorso il Planetario itinerante, una cupola gonfiabile, al cui interno, grazie ad uno speciale proiettore, è stato possibile osservare il cielo stellato e provare forti emozioni in 3D.

Inoltre, nel laboratorio di immagine e di scrittura creativa i bambini hanno osservato foto del cielo, i tramonti nei vari periodi di settembre-ottobre, hanno ascoltato musiche ed espresso le loro sensazioni-emozioni attraverso disegni, testi, poesie.

Ecco alcuni testi:

“Lunedì mattina la classe 4°A ed io siamo andati a veder sorgere il sole e a trovare la linea d’orizzonte. Con noi c’erano le maestre Rosa e Silvia. Rosa ci ha detto di metterci in linea con la schiena verso il sole e di guardare le ombre: erano tutte parallele cioè non si incrociavano mai. Ci ha anche spiegato che il sole sorge esattamente a Est e tramonta esattamente a Ovest il primo giorno di primavera e il primo giorno d’autunno.
E’ stata un esperienza bellissima perché, siccome era il primo giorno d’autunno, ora so dov’è precisamente l’Est.

Quando guardo in alto nel cielo cerco sempre, se ci sono nuvole, di immaginarmi delle figure: ad esempio, mi ricordo una volta che, mentre andavo a nuoto, c’era una nuvola a forma di cagnolino! Quando piove e c’è un forte vento inoltre mi piace anche vedere le nuvole che si muovono veloci perchè mi dà una sensazione di libertà, come quando uno stormo di rondini parte per il Sud. C’è poi una cosa che mi colpisce particolarmente e sarebbe quando c’è una nuvoletta in un cielo senza nuvole perchè mi dà la sensazione che essa si sia perduta e penso : “Poverina !”

Cambiando discorso, ora, mi ricordo una sera che ero assieme a degli amici e che per la prima volta sono riuscita a riconoscere sia il carro maggiore, sia il carro minore con la stella polare.

Questo è quello che mi immagino e che ricordo del cielo. Una cosa molto bella, invece, è il cielo in montagna di notte; la non c’è tutta la luce che c’è in città e le stelle si vedono molto luminose sparse in mezzo al buio dell’universo. Nella casa dove soggiorniamo in montagna c’è una terrazza e molte volte, alla sera, io e la mia famiglia ci sediamo fuori e facciamo finta di unire tutti quei puntini luminosi in modo da creare tante figure fantastiche che solo chi le compone alla fine capisce, ma comunque tutti ridiamo tanto.”

(Francesca C.)

“In questi giorni ho osservato il cielo e scoperto cose affascinanti.

Ogni giorno, mentre aspettavo che la campanella suonasse, vedevo che il sole mentre passavano i giorni cambiava il punto in cui nasceva. Stiamo andando verso l’inverno.
L’orizzonte, la linea che divide il cielo dalla terra, a me pare una linea curva che sembra la circonferenza della terra.

In questa settimana alle nove di sera ho visto il cielo stellato. Prima ho trovato la stella polare e non ho avuto difficoltà, perché il cielo non era nuvoloso e tutti i lampioni della mia via erano spenti; inoltre con il mio telescopio ho visto la luna, Urano e Giove. Vorrei una volta almeno vedere Saturno con il mio telescopio e, se ci riesco, vedere il ghiaccio che dicono ci sia, anche se mi sarà difficile perchè è circondato dagli anelli fatti di roccia e gas.
Una volta sono riuscito a vedere una stella cadente, ma è passata così in fretta che non sono riuscito ad esprimere il mio desiderio. Da grande vorrei fare l’ astronauta perchè vorrei essere il primo uomo a mettere piede su Urano o Giove.

La notte a volte, quando guardo il cielo con il mio telescopio, penso a quanto è grande l’universo e se mai gli uomini riusciranno ad esplorarlo tutto. A volte penso anche che l’universo dopo la nostra galassia finisca e ci sia una porta che ci porterebbe in un’altra dimensione.

Ecco quello che vedo e che penso, ma spero di scoprire molte altre cose”.

(Marcello)

Esperienza con l’uva

La pigiatura dell'uva

Alla fine di settembre scorso abbiamo fatto una bellissima esperienza con l’uva.
Abbiamo preso delle scodelle, dei passini e dei grappoli d’uva.
Noi abbiamo staccato gli acini e li abbiamo messi in una scodella.
Abbiamo schiacciato gli acini ed è venuto fuori un gustoso succo, l’abbiamo assaggiato ed era buonissimo: era dolce perché forse c’era lo zucchero.
Dentro agli acini c’erano i vinaccioli, ma per berlo abbiamo filtrato il succo.
Il secondo giorno siamo entrati in classe e abbiamo sentito un po’  l’odore.
Abbiamo sentito il rumore delle bollicine che salivano su nella bottiglia dove c’era il mosto.
Gli acini rimasti sul passino li abbiamo messi in una ciotola per vedere se marcivano.
Il secondo giorno si sentiva che il succo stava bollendo.
Dopo due settimane abbiamo visto che sopra al mosto c’era una cosa bianca che galleggiava e la maestra l’ha tirata fuori.
Ha filtrato il mosto e di nuovo ce l’ha fatto assaggiare e alla maggior parte non gli piaceva. Il sapore era cambiato.
La maestra ha conservato le bucce e dopo ce le ha fatte vedere e sapevano puzza e c’era la muffa biancastra e un po’ grigia.

Giorgia e Aurora
Tanti saluti

Guardando il cielo

Cielo stellatoIl Cielo

Il cielo è come un oceano infinito
Grido: – Non è finito, non è finito!
Quando lo guardi ti sembra di volare,
poi ti addormenti e inizi a sognare…
montagne di stelle,
la luna che spara parole.
Ti svegli di botto
ma poi ti riaddormenti
facendo un bel sogno.

(Chiara)

Luna piena

Guardo la luna

Alzo gli occhi
guardo la luna
e mi domando:
– Perché è così splendente
come una stella cadente?
Quando la luna vedrai
…sorriderai…

(Tatiana)