PICCOLI ANIMALI (Daniela Furlan)
Vivere da lombrico o da mosca è la stessa cosa che vivere da bambino? Cosa troviamo di simile e di diverso nei modi di nascere, crescere, trasformarsi, invecchiare e morire degli animali che ci circondano? Il testo propone modi per allestire ambienti in cui i bambini possano assistere a corteggiamenti, accoppiamenti, nascite dei piccoli esseriviventi, aiutandoli, così, a sviluppare un modo di guardare che permetta loro di riconoscere e di confrontare le tante storie della vita. I percorsi, le osservazioni e le esperienze suggeriscono all’insegnante una visione più organica delle tematiche trattate e alcune modalità di “mediazione e aggiustamento” tra le idee ricche, ma spesso disordinate, dei bambini.
PICCOLI VEGETALI (Daniela Furlan)
Come cresce una pianta? Qual è il segreto della vita vegetale? Siamo abituati a osservare il verde nel cortile della scuola, in un prato, in un parco, in un bosco, ma non sappiamo, a volte, spiegare tali fenomeni, soprattutto ai bambini che si e ci pongono mille domande. Il volume propone percorsi di osservazione e attività che stimolino l’interesse dei più piccoli, suggerendo un’interessante mediazione tra ciò che essi sanno e guardano e ciò che insegna la biologia. Esperienze che vogliono abituare i bambini a percepire il mondo in tutta la sua complessità e a interpretarne i meccanismi nascosti.
INSEGNARE BIOLOGIA (Maria Arcà)
Molto di quanto la scienza ha compreso sui processi della vita e sugli organismi viventi viene comunemente divulgato dai media e fa ormai parte della cultura di tutti: stimolati da informazioni, osservazioni e curiosità anche i bambini si pongono (talvolta) nuove domande e chiedono aiuto per approfondire e capire individualmente quello che più hanno a cuore. A volte, il gioco delle domande e delle risposte si svolge su piani abbastanza superficiali e spesso neppure gli insegnanti sanno “ricucire” in un discorso organico gli episodi che hanno attirato l’attenzione dei bambini.
Per affrontare cognitivamente la dimensione biologica, infatti, bisogna saper pensare la vita come fenomeno complesso, padroneggiando strutture di concetti e modi di capire che della complessità tengano conto. Può sembrare strano ma, per imparare e insegnare biologia di base, è indispensabile saper guardare il mondo dei viventi secondo i criteri della cultura biologica più avanzata e ci vuole del tempo per abituarsi a pensare coerentemente le cose in modo non tradizionale. Nella loro formazione, quindi, gli insegnanti devono poter mettere in evidenza questi criteri ed acquisirli criticamente a livello non specialistico, per poi trasmetterli culturalmente ai ragazzi. Soprattutto, devono volersi impegnare in questo, ponendosi obiettivi definiti e realistici sia per la propria professionalità sia per le competenze che i ragazzi dovranno acquisire. (..)
L’EVOLUZIONE (M. Arcà)
Partendo dalle discussioni in classe di bambini che hanno affrontato diversi argomenti di biologia e che si sono posti importanti domande sul cambiamento dei viventi nel tempo, il volume tratta della costruzione di un pensiero scientifico che sappia affrontare tali interrogativi. In tempi lunghi e rispettosi della capacità di comprensione degli allievi, gli insegnanti possono prendere spunto dalla storia della biologia per aiutarli a comprendere il susseguirsi delle trasformazioni nella crescita, la biodiversità e i mutamenti delle specie viventi. Il volume è ricco di suggerimenti e offre un’attenta descrizione e schematizzazione di esperienze di classe.
IL CORPO (M. Arcà)
Il volume si propone di far conoscere il funzionamento del corpo umano ai bambini, sviluppando attività, riflessioni e conversazioni che prendono in considerazione le loro difficoltà e curiosità: si discute sul significato della digestione, della respirazione, della circolazione del sangue, per costruire modelli complessi di ciò che succede nel corpo per crescere e vivere. L’insegnante viene guidato nell’approfondimento degli argomenti da stralci di conversazioni registrate in varie classi di scuola elementare.
DENTRO LA MATERIA ( E. De giorgi, M. Arcà, L. Bassino)
Dall’esperienza didattica nasce l’esigenza di avviare precocemente con i bambini un discorso di chimica, indispensabile per comprendere le trasformazioni delle sostanze fino ai processi che avvengono all’interno del corpo. Per spiegare i fenomeni, i ragazzi costruiscono modelli delle varie trasformazioni e le schematizzano in formule prima immaginarie e poi sempre più vicine a quelle della realtà chimica.
L’ACQUA (E. De Giorgi)
Acqua da bere, acqua per lavarsi, acqua per sciogliere e per innaffiare. I mille usi che facciamo dell’acqua e l’importanza nei cicli vitali dipendono dalle sue straordinarie proprietà e dalla sua struttura fisica. E’ possibile parlare di questo a bambini di scuola elementare o media’ I percorsi didattici suggeriti prendono spunto da esperienze che coinvolgono gli alunni nella scoperta e nelle spiegazioni “dell’universo acqua”. Attraverso il gioco e la partecipazione emotiva, si possono avvicinare bambini e adolescenti al significato di un pensiero scientifico che spieghi i fenomeni fisici del quotidiano, adottando una didattica che sviluppi il piacere della curiosità e della scoperta.
NUMERI, SPAZIO E TEMPO (A. Aiolfi)
Il libro vuole offrire agli insegnanti della scuola dell’infanzia momenti e strumenti di riflessione su importanti aspetti della loro professionalità. Il docente mette alla prova le sue capacità di ascolto intelligente mentre i bimbi si impegnano nel dare parole a quello che hanno fatto e capito. Nel volume vengono presentati dei micro-progetti realizzati in una scuola dell’infanzia, che nascono da un “fare” progressivo. Le situazioni si modellano su quanto i bambini pensano, organizzano e producono in risposta ai contesti spesso inusuali creati per loro. Stimolati dalla ricchezza e dalle potenzialità di un fare concreto, aspetti scientifici e matematici si intrecciano, sollecitando nei bambini iniziativa. creatività e capacità di pensare.
CAPIRE SI PUO’ (P. Mazzoli)
La scuola dovrebbe insegnare a pensare e a capire il mondo, o almeno a sviluppare la fiducia che capire è possibile, e persino gratificante. Purtroppo l’esperienza scolastica non sempre conferma questo intento. Succede a volte che si impari a simulare una comprensione e talvolta questo trova alleati alunni e insegnanti: io faccio finta di spiegare, tu di capire. Questo libro vuole richiamarsi a una “qualità sostanziale” dell’insegnamento, partendo dai due campi disciplinari più profondamente caratterizzati dall’intento di capire: l’educazione matematica e quella scientifica. Il volume è il risultato di una selezione di materiali prodotti da scuole dell’infanzia e primarie nell’ambito di “Capire si può”, un progetto pilota nazionale sviluppato dal 1998 al 2002 all’interno del progetto SeT, Scienza e Tecnologia, finanziato dal Servizio per l’Automazione Informatica e l’Innovazione Tecnologica del Ministero della Pubblica Istruzione (direttore generale: ingegner Mario Fierli). A partire da tali materiali, ogni docente che si riconosce nell’approccio descritto potrà progettare itinerari analoghi adatti al proprio contesto scolastico.