Mercoledì 25 marzo noi bimbi delle 2° siamo andati a visitare la latteria “Soligo” a San Donà di Piave.
Siamo partiti alle 8.00 con un meraviglioso autobus a due piani e io mi sono seduta al piano superiore.
Il viaggio di andata è stato divertente, ho chiacchierato con Elena e Marcello per tutto il tempo.
Quando siamo arrivati, per prima cosa ho visto delle autobotti con la scritta “Soligo” parcheggiate davanti alla fabbrica: servono per il trasporto del latte dalla fattoria alla fabbrica.
Siamo entrati e siamo andati a visitare la latteria: in laboratorio ci hanno mostrato come si pastorizza il latte, cioè come gli si tolgono i microbi, addirittura ci hanno fatto vedere i microbi al microscopio elettronico ingranditi mille volte e anche un cartone di latte ancora da costruire.
Poi siamo andati all’interno della fabbrica dove abbiamo potuto osservare come il latte, tramite un macchinario, viene messo nei cartocci, che poi subito vengono chiusi e poi, sempre questo macchinario mette alle confezioni, appena chiuse, un timbro con la data di scadenza e l’ora di confezionamento.
I cartocci pieni di latte poi vengono trascinati da un nastro trasportatore e raggruppati in ceste da 20 pronte per essere portate nei negozi.
Sapere come confezionano il latte è stato bello, perché così ho idea di cosa avviene al latte da quando viene munto fino a quando arriva nelle confezioni dentro il frigorifero di casa mia. (Francesca ed Eleonora)
Gita alla latteria “Soligo”
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Quando siamo arrivati abbiamo visto dei serbatoi, dove dentro c’era il latte che era arrivato dalla fattoria.
Poi c’era un camion sopra al quale c’era un cartello dove c’era scritta una “d” su uno sfondo verde che voleva dire che trasportava della roba deperibile per cui i camion potevono correre anche il sabato e la domenica.
Abbiamo fatto merenda, dopo un signore che si chiamava Flavio ci ha portato nella fabbrica e ci ha fatto vedere tante macchine.
In una si riempivano i contenitori del latte.
In un’altra macchina abbiamo visto il contenitore con dentro il latte, che veniva ben chiuso e sigillato, ma prima una macchina metteva la carta plastificata dentro il contenitore per essere più igienico.
Il latte confezionato veniva messo dentro delle casse a 20 a 20 e portato in magazzino, perché era pronto per essere venduto.
C’era la sala comandi dove facevano funzionare tutte le macchine.
Abbiamo visto i magazzini e poi siamo andati in una stanza.
Un ragazzo ci ha raccontato che il latte, dopo essere stato munto, lo bollivano così andavano via i germi.
Dopo ci ha portato dentro il laboratorio e ci ha fatto vedere i germi che erano nel latte, tramite il computer e poi li abbiamo visti anche dentro un vetrino ed erano tutti attaccati e si vedevano anche molto bene.
Poi in altri 2 vetrini non si vedevano, quindi vuol dire che non si erano raggruppati.
Ci ha detto pure che c’erano tanti tipi di latte: quello fresco e quello a lunga conservazione e poi anche intero e parzialmente scremato.
Ci ha detto pure che dipendeva se al latte veniva tolta la panna oppure no.
Poi siamo andati via e siamo tornati a scuola.
Ciao da Elisa
VISITA ALLA SOLIGO
Ieri siamo andati a vedere come facevano il latte alla Soligo.
Fuori dalla fabbrica c’erano delle grandi cisterne piene di latte e una di queste era anche scoppiata, ce lo ha detto la guida.
In una stanza un signore ci ha spiegato come facevano il latte: per cominciare i contadini mungevano le mucche, poi arrivava il camion della Soligo che caricava il latte e lo portava alla fabbrica dove veniva controllato in laboratorio.
Ci sono vari tipi di latte: il latte intero, il latte parzialmente scremato, cioè gli viene tolta una parte di panna, il latte scremato e il latte a lunga conservazione, cioè che lo fanno bollire ad alte temperature (140°), poi lo fanno raffreddare subito così muoiono tutti i microbi.
Alla fine c’era una macchina con 20 braccia che aspettava il latte nei cartocci e lo metteva dentro una cassetta. Un nastro trasportatore portava la cassetta in magazzino. Durante la lavorazione il latte lo controllano un’ altra volta, veniva messa la scadenza. Il latte viene così caricato da un camion e viene portato nei negozi.
Ciao da Aurora 🙂
Mercoledì siamo andati alla latteria, prima di tutto abbiamo visto le autocisterne che scaricavano il latte nelle grosse cisterne per mezzo dei tubi.
Il signore ci ha fatto vedere dove si fa il primo controllo, perché i contadini
potevano mettere dell’acqua nel latte.
Un altro signore ci ha fatto vedere una foto con i batteri che si erano moltiplicati ed erano diventati rosa e poi il signore ci ha fatto vedere una scatolina di plastica piena di germi.
Siamo andati in una specie di stanza dove c’ erano tutti i pulsanti e fuori da questa stanza c’era un contenitore con dentro il latte.
Siamo andati a vedere una sala con una macchina che apriva le confezioni, ci versava il latte, ci timbrava la data e le sigillava. Faceva 100 confezioni di latte al minuto.
Siamo andati in una sala dove le scatole di latte finivano in una macchina che con delle pinze prendeva 20 confezioni di latte e poi le metteva in una cassettina di plastica.
Siamo andati fuori e abbiamo visto le enormi cisterne, siamo ritornati dove
abbiamo fatto la merenda. Abbiamo scoperto e imparato tante cose e ci siamo divertiti molto. 🙂
Giulio e Marello
Mercoledì 25 marzo ’09 le maestre Annarosa, Manuela e Rosa hanno accompagnato me, la mia classe e le altre 2 classi seconde a visitare la Latteria Soligo a San Donà di Piave.
Appena scesi dal pullman siamo entrati in una piccola mensa e abbiamo fatto merenda.
Usciti, siamo entrati in una stanza con tantissimi tubi bollenti, dove veniva sterilizzato il latte e poi in un’altra stanza veniva raffreddato fino a raggiungere temperature molto basse.
In un’altra stanza c’era un computer dove un signore ci ha fatto vedere un’immagine del latte con due tipi di batteri, i batteri buoni di colore blu e quelli cattivi di colore rosso, che dovevano essere eliminati.
Siamo andati in una sala di controllo dove c’erano tanti pulsanti per avviare le macchine, per togliere la corrente, per accendere la luce.
Siamo andati nella stanza delle impacchettatrici dove c’erano due rotoloni di cartoni colorato [uno rosa e uno azzurro] che delle mani meccaniche trasformavano in scatole.
Prima che il nastro scorrevole finisse, delle braccia meccaniche formavano dei gruppi di confezioni che un uomo con un sollevatore portava in un magazzino dove venivano ricoperte con il cellophane.
Infine in un’ altra stanza c’era una cisterna con dentro del latte.
In questa stessa stanza c’erano anche una prima mano meccanica che aprima i cartoni blu e azzurri del latte e una seconda mano che li tirava su e li chiudeva.
Abbiamo visto anche sei grandi cisterne.
Prima di salire in pullman ci hanno dato una bibita di latte e cacao e alcune confezioni di latte con le quali a scuola faremo dei dolci.
Alla latteria il latte arriva con delle autobotti che all’esterno hanno un cartello con disegnato la lettera “d” che significa che trasportano merce deperibile.
A me questa visita è piaciuta perché ho visto come viene confezionato e da dove arriva il latte che troviamo nei negozi.
Matilde